Poche ore fa la conferma dell’esistenza di un buco nero supermassiccio al centro della nostra Via Lattea, denominato Sgr A* (Sagittario A*)
La sua esistenza si sospettava già da anni, lo evidenziava lo strano movimento di diverse stelle che apparivano orbitare intorno al nulla.
Ma oggi, dopo anni di sforzi da parte di centinaia di ricercatori sparsi in tutto il mondo, si è riusciti a ricostruire l’immagine che vedete.
Ovviamente non si tratta del buco nero vero e proprio che, per definizione, è un oggetto che non può essere osservato, né tantomeno fotografato.
Al contrario, la “ciambella” rosso-arancio in foto, rappresenta una nube di gas che sta roteando intorno al buco nero, che non è il disco nero che vediamo in foto. Quel disco nero rappresenta invece il bordo dell’orizzonte degli eventi, cioè quel limite, valicato il quale, nulla potrà mai più tornare indietro. La nube che varcherà quel bordo sarà quindi irrimediabilmente catturata dal buco nero stesso.
Si tratta di un mostro con una massa equivalente a 4 milioni di volte la massa del nostro Sole, si trova a una distanza di 27.000 anni luce da noi, in direzione della costellazione del Sagittario.
L’immagine è molto simile a quella realizzata nel 2019 riferita al buco nero nella galassia M87. Benché quest’ultimo fosse molto più distante da noi (55 milioni di anni luce), è anche più di mille volte più grande, e molto più massiccio, del nostro Sgr A*.
Queste immagini sono state ottenute grazie a un gruppo di ricerca globale chiamato Collaborazione EHT (o Event Horizon Telescope Collaboration), che ha utilizzato 8 radiotelescopi sparsi in tutto il mondo che, lavorando in sinergia, offrono una risoluzione paragonabile a quella che avrebbe un unico radiotelescopio grande come l’intero pianeta Terra.
Vito Lecci
Chissà che ce aldilà del buco nero ? Dove va a finire quello che viene risucchiato ?ci sarà un universo parallelo?
Belle domande Anella, per ora tutte senza risposta…
Molto interessante non solo per la conferma nella nostra Galassia ma soprattutto per la vivacità che il COSMO dimostra di avere.
Morale: non si finirà mai di scoprire la complessità della sua vivacità…
Grazie mille … V Z
Verissimo, non si finirà mai di scoprire cose nuove 🙂
Quali evoluzioni può offrire questa scoperta?
A parte una ulteriore conferma alla teoria della relatività, ora si conosce anche di più su Buchi Neri di piccola dimensione, almeno se paragonato con quello scoperto in M87, quindi si espandono enormemente i confini delle nostre conoscenze in questo ambito.
Grazie Vito, molto interessante.
Ciao marco
E’ un piacere Marco… 🙂
Fantastico Vito !! Grazie per l’aggiornamento…
Grazie a te Diego… 🙂
Vito, sei sempre un mito.
È incredibile che tante persone e mezzi sparsi in varie parti della Terra riescano a coordinarsi e ad aumentare le nostre conoscenze… che vengono poi messe a rischio da un unico complessato.
Ci vorrebbero molti più “Vito” nel mondo
… sono numeri ed eventi che ti lasciano senza parole. Che dire di più?
Grazie, interessantissimo approfondimento per chi, come me, è curioso, ma ne capisce poco.
Ciao Vito! Ricordo la stessa foto qualche anno fa, era il 2017 credo. È la tessa notizia o si tratta di un altro buco nero?
In quel caso Fabrizio si trattava del buco nero nella galassia M87.