Una piccola cometa al perielio in queste sere

08/09/2018

In queste notti una piccola cometa è presente nei nostri cieli.

Come tutte le comete è un oggetto affascinante, ma imprevedibile al tempo stesso.

Sì, certo, se ne conosce la posizione, la traiettoria, insomma tutti i suoi parametri orbitali, ma è sempre difficile fare stime su quella che sarà poi la sua effettiva luminosità.

Sarà visibile ad occhio nudo?

Questa è la domanda più ricorrente quando si parla di comete.

Purtroppo però fare previsioni sull’evoluzione della magnitudine è sempre stato abbastanza arduo.

Per la 21/P Giacobini-Zinner la situazione non è delle più rosee. Nel senso che da diverse settimane sta solcando i nostri cieli, ma la sua luminosità, benché stia crescendo, rimane ancora oltre la magnitudine 6 (limite dell’occhio umano).

Questo significa che per scorgerla è necessario almeno un piccolo telescopio.

Ma anche con l’uso della strumentazione adeguata lo spettacolo non è certo minimamente paragonabile a quello offerto da altre comete che, in passato, hanno fatto bella mostra di sé.

Questa cometa infatti appare come un piccolo batuffolo ovattato ed una coda solo appena accennata.

In questa bella immagine, scattata da Alexander Vasenin da Mosca, si può capire quanto evanescente sia l’astro chiomato, nonostante si tratti di una foto, a lunga esposizione, scattata attraverso un “signor” telescopio.

Cometa 21/P Giacobini-Zinner, foto scattata da Alexander Vasenin da Mosca

Quindi suggerirei di non riporre grandi aspettative su questa cometa.

Certo possiamo sperare che la sua luminosità cresca ancora un po’ in occasione del passaggio al perielio (minima distanza dal Sole), che si verificherà tra due giorni: il prossimo 10 settembre, ma senza illuderci troppo.

Se volete comunque provarci la troverete nella costellazione dell’Auriga, in direzione Nord-Est, dopo la mezzanotte.

Qui una piccola mappa stellare che potrà aiutarvi ad individuarla.

Clicca per ingrandire

Curiosità:

  • La cometa, di breve periodo, fu scoperta il 20 dicembre 1900 da Michel Giacobini, venne ritrovata poi nel successivo passaggio al perielio, del 1913, da Ernst Zinner.
  • In questo 2018 raggiunge la minima distanza da noi, di appena 58 milioni di km (distanza paragonabile a quella che ci separa da Marte proprio in questo periodo).
  • I detriti rilasciati da questa cometa daranno origine allo sciame meteorico delle Giacobinidi, meglio noto come Draconidi, il cui picco si verificherà intorno all’8 ottobre.

Vito Lecci


Aggiornamento 10 settembre 2018:

Ecco come appare “davvero” la cometa

Su richiesta di molti di voi, a proposito di cosa possiamo aspettarci da questa cometa, ho deciso di rispondere con una immagine, che vale più di 1000 parole.

Questo scatto mostra cosa sarebbe possibile scorgere con un piccolo strumento: solo un batuffolino con un accenno di coda appena percettibile.
Ovviamente tutte le immagini che mostrano l’astro chiomato verde, brillante e dotato di una generosa coda, sono dovute a sommatorie di scatti multipli, successivamente trattati ed elaborati in post-produzione. Immagini bellissime, per carità, ma non sono assolutamente ciò che gli autori, né altri, hanno visto o possono vedere direttamente con i propri occhi.

Quindi, se in queste sere non riuscite a scorgere la cometa, tranquilli, non sarà stata una grande perdita 😉

Vito Lecci

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14 commenti su “Una piccola cometa al perielio in queste sere

  1. Luigi Set 8, 2018

    Ciao Vito, rendi affascinante anche le più piccole espressioni dell’universo.
    A che se soffriremo a identificarlo nell’immensita del cielo, faremo sempre affidamento a quello che ci regalerei sui tuoi siti. Grazie e a presto.

  2. Emanuela Set 8, 2018

    Grazie prezioso come sempre 😘

  3. Antonina Set 8, 2018

    molt0 interessante,ma senza telescopio posso guardarla nella foto chiarissima scattata in Russia. Grazie

  4. Remo Macri Set 9, 2018

    Grazie per la premura con cui mi hai avvisato. Speriamo. Son sicuro che qualcuno fotograferà con macchine professionali

  5. Tiziano Set 9, 2018

    Grazie Vito.
    Vorrà dire che non ci godremo la cometa, ci godremo le “stelle cadenti”
    🙂

    Vito sei un mito

  6. Ciao Vito,
    esaustivo come sempre e con la capacità di farmi incuriosire.
    Proprio per questo volevo chiederti se secondo te potrei riuscire a intravedere qualcosa utilizzando il mio obiettivo da 300 mm che monto sulla mia reflex.

    Grazie mille dei tuoi preziosi consigli.

    • Vito Lecci Set 10, 2018

      Caro Remo,
      per rispondere, sia a te che ad altri che mi hanno posto domande simili alla tua, questa scorsa notte ho preferito realizzare uno scatto, che la dice lunga su cosa possiamo aspettarci di vedere e di fotografare.
      Puoi trovarlo in questo stesso post, aggiunto come aggiornamento 😉

  7. Grazie per l’aggiornamento.

  8. Carlotta Set 10, 2018

    Ho un piccolo telescopio, un binocolo, ma c’è un ma: abito in città. È già tanto se riesco a vedere qualche pianeta, il cielo praticamente sembra vuoto, e di un colore fangoso. Mi domando quando nelle città si cominceranno a fare dei lampioni efficaci, che facciano luce solo dove serve (verso il basso) e non producano inquinamento luminoso in alto, privandoci anche del piacere di ammirare il cielo stellato, come se la vita non fosse già abbastanza avara di gioie!… Tutti protestano contro i vari tipi di inquinamento ambientale, ed è sacrosanto. Ma se nomini l’inquinamento luminoso, tanta gente non sa neppure cos’è, è frustrante!…

    • Vito Lecci Set 14, 2018

      Hai ragione Carlotta,
      ed anche se esistono, in quasi tutte le regioni italiane, dei regolamenti anti inquinamento luminoso, farli rispettare poi è tutta un’altra storia… 🙁

  9. Maria Assunta Vanotti Set 11, 2018

    Grazie mille
    Gentilissimi

  10. Valentina Set 12, 2018

    Noi abbiamo visto…. ieri sera da Taranto. È stato uno spettacolo indefinibile…