Fetonte (o “3200 Phaethon”), secondo la NASA, è il terzo asteroide potenzialmente più pericoloso per noi.
Si tratta di un macigno di poco più di 5 km di diametro che se ne va a spasso per il Sistema Solare e, il 16 dicembre 2017, passerà a soli 10 Mln di Km dalla Terra.
Si tratta del passaggio più vicino alla Terra che questo asteroide abbia compiuto da quando è stato scoperto, nel 1983.
Ovviamente è importante sottolineare che, in questo passaggio, non costituirà nessun pericolo per noi.
Tuttavia è interessante notare come Phaethon, nella sua orbita particolarmente ellittica, sia in grado di avvicinarsi al Sole molto più dello stesso Mercurio (il primo pianeta del Sistema Solare).
Sarà un’ottima occasione per studiarne le caratteristiche con i telescopi da terra.
Inoltre, per chi ci vorrà provare, l’asteroide sarà visibile anche con un piccolo telescopio.
Per facilitarne l’individuazione ho preparato una Mappa Stellare con la traiettoria di Fetonte nei giorni 15, 16 e 17 dicembre 2017.
Ti ricordo che Fetonte è l’asteroide che ha dato origine allo sciame meteorico delle Geminidi, che abbiamo osservato proprio in queste sere, ne ho parlato nel podcast nell’episodio 050 dal titolo: “Arrivano le Geminidi 2017”.
Piccola Curiosità: il nome dell’asteroide è stato scelto a causa della sua estrema vicinanza alla nostra stella durante il passaggio al perielio. Infatti Fetonte, nella mitologia greca, era il figlio di Apollo, il quale guidava il carro del Sole.
Un giorno Fetonte stesso convinse il padre a guidare il carro, ma lo fece maldestramente, causando molti danni sia in cielo che in terra. Quindi Zeus fu costretto a scagliarli un fulmine, facendolo precipitare al suolo, alcuni dicono presso i Monti Euganei.
Vito Lecci
Grazie Infinite Vito,
Le tue info sono sempre spiegate magnificamente bene
Grazie a te Samantha, per il tuo apprezzamento 🙂
Grazie Grazie Grazie 🙏
BUONA VITA 🌞🌞🌞
Sempre molto interessante
Grazie Antonietta 🙂
Sempre interessanti i tuoj podcast. So o i attesa di tuoi appfofo dimenti sul sistema solare parallelo di cui ha no dato grande risalto i servizi giornalistici tra ieri ed oggi.
Un saluto Luigi
Ma certo Luigi,
ho scritto giusto due righe nel post dal titolo:
“Google astronomo scopre nuovi esopianeti“