049: Oumuamua, dallo spazio profondo…

24/11/2017

Siamo stati appena sfiorati da un enorme e pesantissimo macigno proveniente dallo spazio interstellare.

La sua forma è molto allungata e di colore molto scuro, a me ha dato l’impressione del monolito nero di “2001: odissea nello spazio“, solo che questo è un bestione lungo non meno di 400 metri, probabilmente di tipo roccioso, ma con un elevato contenuto di metalli al suo interno.

E’ un oggetto completamente inerte e senza la minima traccia di polvere sulla sua superficie.

Quando fu scoperto dal telescopio Pan-Starss alle Hawaii, il 19 ottobre 2017, sembrava fosse un asteroide, ma poi osservazioni sempre più precise hanno confermato che l’oggetto non proviene dalla fascia asteroidale, anzi è un oggetto che NON appartiene affatto al Sistema Solare, proviene invece dalle profondità dello spazio interstellare, orientativamente la sua direzione di provenienza coincide con l’attuale posizione della stella Vega, nella costellazione della Lira.

Oumuamua, che dovrebbe significare “il messaggero” in hawaiano, è il nome che gli astronomi hanno affibbiato all’asteroide interstellare, il quale pare abbia vagato liberamente nella nostra galassia, senza essere legato a nessun sistema solare, per centinaia di milioni di anni, prima di imbattersi casualmente in noi.

E’ sfrecciato nelle vicinanze della Terra e di Mercurio, alla velocità di 95.000 km/h e, passando al perielio secondo un’orbita iperbolica, oggi si sta allontanando da noi per non fare mai più ritorno. Ovviamente la sua traiettoria è stata modificata nel passaggio al perielio, ora pare stia viaggiando in direzione della costellazione di Pegaso.

So già a cosa stai pensando: e se fosse entrato in collisione con la Terra?

Beh… in quel malaugurato caso, nell’impatto avrebbe sprigionato un’energia di circa 1.000 megatoni (60.000 volte più potente della bomba di Hiroshima).

Gli astronomi stimano che di questi asteroidi interstellari ne passino mediamente uno ogni anno, ma questa è la prima volta in assoluto che si riesce a scorgerne uno.

E non c’è dubbio che la comunità scientifica continuerà a monitorare il cielo, alla ricerca di altri corpi simili, almeno per quel che sarà possibile fare.

Vito Lecci

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5 commenti su “049: Oumuamua, dallo spazio profondo…

  1. Antonina Costa Nov 24, 2017

    come sempre la notizia è interessante ma evoca sentimenti che riguardano la caducità della vita,sarebbe bastata un accelerazione dell’asteroide,dalla immagine ripugnante, a porre fine a ogni piccolo o grande progetto dell’umanità.Grazie anche queste riflessioni aiutano dare valore alla scienza.

  2. Marco Nov 25, 2017

    È per quanto riguarda la notizia diramata dall’ansa che sia formato da materia oscura e che possa aver deviato le orbite di mercurio e della terra?
    Bufala o notizia distorta?

    • Vito Lecci Nov 25, 2017

      Ciao Marco,
      in effetti quella che l’asteroide sia formato da materia oscura NON è una vera e propria affermazione, ma soltanto una ipotesi che qualcuno avrebbe avanzato.
      Secondo me è un po’ forzata, tuttavia, come riportato nell’articolo che menzioni, basta attendere e verificare se l’orbita di Mercurio cambia davvero per vedere se è fondata o meno.
      Nel caso ti farò sapere 😉

  3. Giusy Nov 25, 2017

    Grazie Vito!
    Chissà, forse un piccolo scossone all’umanità occorre!!! C’è tanta mancanza di rispetto per il creato! (Chiedo scusa per l’affermazione)

  4. Giollino Feb 2, 2018

    Bellissimo e bella anche la citazione cinematografica 🙂