044: Un Buco Nero dall’appetito pantagruelico

01/03/2017

 

Un Buco Nero, molto spesso, è il residuo di una stella che, al termine della sua vita, collassa su sé stessa, si comprime su sé stessa fino all’inverosimile e quindi diviene anche estremamente densa, e la sua forza gravitazionale è talmente elevata da essere in grado di risucchiare qualunque cosa passi nelle sue vicinanze, anche la luce che dovesse cadere in un buco nero, nonostante la sua estrema velocità, non riuscirebbe più a sfuggire da questo mostro spaziale.

E’ accaduto diverse volte che, incaute stelle, si siano avvicinate pericolosamente a dei buchi neri, tanto da essere catturate dalla loro intensissima forza gravitazionale e, dopo aver spiraleggiato intorno ad esso siano state letteralmente smembrate e quindi divorate.

Durante queste ultime, drammatiche fasi di cannibalizzazione stellare, la materia di cui sono composte le stelle vittime del buco nero viene accelerata e surriscaldata a milioni di gradi, tanto da farle emettere degli intensissimi bagliori di radiazione X: i flares.

Tali banchetti hanno una durata di circa un anno, nella maggior parte dei casi osservati.

Questa volta però, i telescopi spaziali Chandra, Swift ed Xmm hanno tenuto d’occhio il Buco Nero denominato XJ1500+0154, a 1.800.000.000 di anni luce da noi, che ha battuto ogni record conosciuto di permanenza “a tavola” (per così dire), ha infatti impiegando ben 10 anni per ingurgitare la malcapitata stella che passava dalle sue parti.

Questa scoperta è stata una sorpresa per gli astrofisici.

Infatti non si è certi se questa insolita durata sia attribuibile ad una massa particolarmente accentuata da parte della stella divorata, oppure a qualche altro meccanismo che va ancora individuato e che potrebbe stravolgere le conoscenze attuali a proposito di Buchi Neri.

Ovviamente, come di consueto, in caso di novità, non mancherò di condividerle con te.

Appuntamento allora al prossimo episodio.

Vito Lecci

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11 commenti su “044: Un Buco Nero dall’appetito pantagruelico

  1. Giusi Mar 2, 2017

    Incredibile!!!
    Grazie di tutto Fantastico Vito

  2. Enrico Mar 3, 2017

    I buchi neri mi hanno sempre affascinato e spaventato nello stesso momento.
    Vito, mi sai spiegare da cosa dipende la rotazione dei vortici? dalle fotografie allegate al tuo stupendo video, ce ne sono alcuni che ruotano in senso orario, altri in senso antiorario; a meno che non sia dovuto al punto di ripresa dello scatto, c’è una qualche attinenza con le differenze che caratterizzano i gorghi sulla terra? (orario nella parte di globo boreale e antiorario in quello australe).

    • Vito Lecci Mar 3, 2017

      Ciao Enrico,
      in effetti sulla Terra i cicloni ruotano in senso orario nell’emisfero Australe e antiorario in quello Boreale, a causa della forza di Coriolis, dovuta alla combinazione della rotazione del nostro pianeta e lo spostamento delle masse d’aria.
      Nello spazio invece, come hai giustamente detto tu, tutto dipende esclusivamente da un fattore prospettiva.
      Anch’io condivido il tuo stesso pensiero, i Buchi Neri sono affascinanti e spaventosi al tempo stesso…

  3. Salvatore Accogli Mar 4, 2017

    Fantastico Vito

  4. Angelo Mar 4, 2017

    Ciao Vito,come sempre sei preciso, puntuale e preparatissimo,ci spieghi con parole semplici i complessi avvenimenti del cosmo;complimenti veramente dì cuore,un caro saluto,Angelo Minichiello

  5. Glauco Adriani Mar 4, 2017

    ciao Vito,

    anche se l’argomento e’ vasto,si puo’ dire che i”buchi neri” siano una conferma della relativita'”allargata” di Eistein e che lo spaziotempo subisce in essi una curvatura
    con coseguenze inimmaginabili per le nostre capacita’ di raziocinio? Che possano esistere dimensioni”parallele”?….argomento affascinante.

    Glauco

    • Vito Lecci Mar 5, 2017

      Ciao Glauco,
      in realtà la Teoria della Relatività Generale di Einstein era già stata provata in occasione dell’eclisse totale di Sole del 1919, durante la quale fu possibile misurare l’apparente spostamento di alcune stelle, la cui luce veniva deviata in prossimità del Sole, a causa proprio della curvatura che il Sole stesso produce nello spazio.
      Ovviamente poi nei casi estremi, come quelli rappresentati dai Buchi Neri, ciò che accade al loro interno è veramente assurdo, almeno per il nostro modo di concepire le cose.

      Per quanto riguarda spazi paralleli, dimensioni parallele e multiversi, hai ragione: sono teorie affascinanti.
      Al momento però rimangono solo teorie.