La sonda Schiaparelli ha sicuramente raggiunto il suolo marziano, anche se non si conosce il suo attuale stato di salute. Ecco cosa potrebbe essere successo…


Se preferisci leggere, di seguito troverai la trascrizione di questo episodio.

Contiene aggiornamento 22/10/2016 (solo testo), in coda a questa trascrizione.

schiaparelli

20 ottobre 2016:

Oggi vorrei parlarti della missione spaziale ExoMars che ha raggiunto Marte con le prime due sonde, una felicemente in orbita marziana e l’altra che forse si è schiantata rovinosamente al suolo…

Proprio ieri pomeriggio (19 ottobre 2016) è arrivata su Marte la sonda Schiaparelli, di cui però è ancora incerto il suo stato di salute, a causa di un inquietante silenzio da parte della sonda stessa.

Ho infatti atteso oggi per registrare questo episodio, al fine di poterti dare informazioni il più possibile complete sull’accaduto.

Intanto si tratta di una sonda che fa parte della missione robotica ExoMars, sviluppata in sinergia tra ESA e Roskosmos.

Si tratta di una missione molto complessa, suddivisa in due parti.

La prima parte, quella di cui parliamo adesso,  è stata lanciata lo scorso 14 marzo 2016, con un vettore Proton dal cosmodromo russo di Bajkonur.

E’ composta da due sonde:

  • il TGO (Trace Gas Orbiter) che, rimanendo in orbita intorno al pianeta, a 400 km di altezza, ne rivelerà le tracce di gas nella sua atmosfera, in  modo particolare a proposito della presenza del Metano e spiegarne la sua origine, che si sa potrebbe essere geologica o un sottoprodotto della proliferazione di forme di vita. La TGO è felicemente entrata nell’orbita del pianeta ed è la seconda sonda europea intorno a Marte, insieme alla Mars Express, che era già in orbita marziana dal 2003;
  • poi c’è il lander Schiaparelli che, come dicevo ha sicuramente raggiunto ieri pomeriggio la superficie del pianeta (19 ottobre 2016), ma non sta più comunicando con la sonda madre, che fa da ponte con la Terra.
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La strumentazione di Schiaparelli

Quest’ultimo è una piccola stazione meteo, del peso di circa 600 kg.

L’ingresso in atmosfera della sonda Schiaparelli è avvenuto a circa 120 km di quota, ad una velocità di 21.000 Km/h.

Questo attrito con l’atmosfera marziana l’ha rallentata fino alla velocità di circa 1.700 Km/h, dopo 3 minuti, alla quota di 11 km, si è aperto il paracadute che l’ha ulteriormente frenata fino a 250 Km/h, a 1,3 km di quota. Quindi ha sganciato lo scudo termico che l’ha protetta dalle altissime temperature che si sviluppano durante la fase di ingresso in atmosfera.

Fin qui pare siano giunte conferme di tutte queste fasi e che tutto sia avvenuto regolarmente.

L’ultima fase era quella relativa all’accensione dei retrorazzi, che avrebbero dovuto frenare il lander, fino a permettergli di posarsi sulla superficie del pianeta alla velocità di circa 4Km/h.

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Le varie fasi dell’atterraggio del lander

A quanto pare il problema dovrebbe essere proprio in quest’ultima fase, pare infatti che i retrorazzi abbiano funzionato per soltanto 3 secondi, anziché i 30 previsti.

Se è davvero così probabilmente la sonda si sarà schiantata rovinosamente sulla superficie marziana.

In ogni caso i ricercatori stanno lavorando alacremente per capire come siano esattamente andate le cose e dare quindi una risposta definitiva sull’esito dell’atterraggio.

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Il lander Schiaparelli sulla superficie di Marte

Tuttavia, anche se la sonda fosse andata distrutta, non dobbiamo considerare l’esito della missione come un totale fallimento, occorre considerare che quella della stazione meteo sul pianeta era soltanto un aspetto secondario della missione. Infatti Schiaparelli era destinata a funzionare soltanto per pochi giorni, fino all’esaurimento delle batterie a bordo, non è neppure dotata dei pannelli solari per la sua alimentazione.

Invece. lo scopo principale della sonda Schiaparelli è quello di fornire tutti i dati necessari ai ricercatori dell’ESA al fine di spianare la strada alla seconda parte della missione ExoMars, la più interessante.

E’ quella del 2020 che prevede l’invio sul pianeta rosso del più sofisticato rover che sia mai stato costruito.

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Rover ExoMars (sarà lanciato nel 2020)

Questo sarà in grado di condurre delle analisi molto approfondite sul pianeta e, addirittura, di poter trivellare la sua superficie (e quindi raccoglierne dei campioni) fino ad una profondità di ben due metri, al confronto la sonda Curiosity della NASA può carotare solo per pochi centimetri.

Perché si cerca così in profondità?

Sappiamo che l’assenza di un campo magnetico su Marte permette ai raggi cosmici di raggiungere il suolo, rendendo impossibile la proliferazione di eventuali forme di vita.

I raggi cosmici però non riescono a penetrare il suolo in profondità, allora si va a cercare eventuali tracce di vita nel sottosuolo, fino a due metri.

Quindi, ricapitolando brevemente.

Attualmente l’ESA ha due sonde in orbita intorno a Marte: Mars Express, che è li dal 2003 e l’attuale TGO che fornirà informazioni preziose sulla composizione dell’atmosfera di Marte, ed anche sulla scelta del sito di atterraggio del prossimo rover,

Poi sono stati raccolti tutti i dati telemetrici dell’ingresso di una sonda di 600 kg nell’atmosfera marziana, e ci sono tutti fino all’accensione dei retrorazzi. Fin qui è tutta esperienza.

Adesso i ricercatori dovranno apprendere dagli errori che hanno causato il malfunzionamento dei retrorazzi e applicare quanto imparato affinché non si ripeta anche sulla più importante missione di invio del rover del 2020. E, tutto sommato, anche questa è tutta quanta esperienza.

Mentre aspettiamo il rover, a cui si sta già lavorando da tempo, godiamoci eventuali risultati che arriveranno da TGO e, per pura curiosità, visto che non abbiamo fatto altro che parlare di Marte, se ti venisse la curiosità di farlo, potrai osservare il pianeta, ad occhio nudo, proprio in queste sere.

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Marte in direzione Sud-Sud-Ovest, poco dopo il tramonto

Lo puoi trovare in prima serata, subito dopo l’imbrunire, in direzione sud-sud-ovest, non molto alto sull’orizzonte.

Appare di un inconfondibile colore arancio.

Pensa, quando vedrai quel piccolo astro colorato nel cielo, a decine e decine di milioni di km da noi, quanto abbia saputo catturare la nostra curiosità, dai canali sulla sua superficie, descritti dall’astronomo Giovanni Virginio Schiaparelli nel 1877, fino alle numerose sonde spaziali che in questo stesso momento sono intorno al pianeta e sulla sua superficie.

Adesso c’è anche un più di Italia lassù.

Nel progetto ExoMars infatti l’Italia è il maggior contributore, con il 33% dei finanziamenti, a seguire, la Gran Bretagna con 20%, la Francia con il 15% e la Germania con il 10%, ecc…

Bene, al momento io mi fermerei qui con questo episodio e ti lascio con la promessa che, se dovessero arrivare novità a proposito del mistero dei retrorazzi della sonda schiaparelli, non mancherò di comunicartele, sempre attraverso il podcast AstronomiCast.it

Ti ringrazio e ti do appuntamento al prossimo episodio

Ciao da Vito


Aggiornamento 22 ottobre 2016

Ora è certo: la sonda Schiaparelli si è sfracellata sul suolo marziano

La conferma arriva dalla Sonda MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) della NASA, che ha fotografato il luogo dell’impatto.

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Immagine della sonda MRO della NASA, che evidenzia il luogo dell’impatto della sonda Schiaparelli sul suolo marziano.

In questa immagine, nel rettangolino nero, in basso una macchiolina chiara che rappresenta il paracadute della sonda. Più in alto invece una macchia più scura ed estesa, si ritiene sia il cratere generato dall’impatto della sonda che, da un’altezza compresa tra 2 e 4 km, con i retrorazzi spenti prematuramente, si è schiantata al suolo alla folle velocità di circa 300 Km/h.

L’ESA ci ricorda in ogni caso che, nonostante l’esito negativo di quest’ultima fase del suo viaggio, la sonda ha trasmesso a terra il 95% dei dati attesi ed utili per la prossima missione del 2020.

Vito Lecci

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29 commenti su “036: Giallo su Marte sull’atterraggio della sonda Schiaparelli

  1. Andrea Trotta Ott 21, 2016

    Grazie mille Vito per la spiegazione, sei molto chiaro come sempre

  2. Franca Ott 21, 2016

    Grazie come sempre sei così generoso nell’ informarci

  3. Remo Tomasi Ott 21, 2016

    Un errore che senz’altro darà informazioni importanti per le prossime missioni!
    La scienza trova risorse davanti agli ostacoli.

    Grazie come sempre, Vito! 😉

    • Vito Lecci Ott 22, 2016

      Spesso si impara di più proprio dagli errori.
      Meno male che questo non ha comportato grandi perdite.

  4. Tiziano Ott 21, 2016

    Grazie Vito. Ci stai abituando male… gli altri commenti con simili contenuti sembrano un trattato tecnico a confronto della tua chiarezza.
    Vito sei un mito

  5. Mimmo Ciurlia Ott 21, 2016

    Come sempre chiaro ed esaustivo. Grazie Vito per ciò che ci offri, è un piacere averti conosciuto e continuare a seguirti. Mimmo Ciurlia

    • Vito Lecci Ott 22, 2016

      Grazie a te Mimmo,
      è un piacere per me sapere che trovi utili gli episodi del podcast.

  6. Luigi Ott 21, 2016

    Grazie Vito, un commento molto interessante.
    Speriamo ad un prossimo invio su Marte.

    Luigi

  7. Fabio Ott 22, 2016

    Grazie per la chiarezza! Grande Vito!

  8. Mario Ott 22, 2016

    Grazie mille, VITO, ero e sono più curioso di prima , cerco di capire quale sarà la situazione futura della navicella.
    Se saprai qualcosa in merito me lo farai sapere.
    Ti ringrazio anticipatamente con un forte abbraccio. SEI UN MITO.

    Ciao Mario

    • Vito Lecci Ott 22, 2016

      Ma certo Mario,
      al momento è stato ritrovato il luogo d’impatto della sfortunata Schiaparelli.
      Se ci dovessero essere ulteriori novità continuerò ad inserirli in coda a questo stesso post.

  9. Maria Grazia Ott 22, 2016

    Grazie Vito per la tua chiarezza e competenza: sei sempre il migliore!Davvero fai avvicinare ed entusiasmare al mondo dell’astronomia chiunque venga a contatto con te a qualsiasi titolo.

  10. Mario Vozzella Ott 22, 2016

    Grazie VITO.
    Ero curioso di sapere come la sonda Schiaparelli , ha terminato il suo viaggio.
    Sono contento che buona parte delle preziose informazioni e dati siano stati trasmessi a terra.
    Certamente gli addetti ai lavori , sapranno fare tesoro di qualche errore commesso per la prossima navicella.
    Grazie della spiegazione , sei un mito.
    Un abbraccio Mario.

    • Vito Lecci Ott 22, 2016

      Certo Mario,
      sicuramente eviteranno che possa ripetersi lo stesso problema con il rover del 2020.
      Sarebbe veramente un peccato se dovesse danneggiarsi anche quello.

  11. luigi Ott 22, 2016

    grande vito, sempre il numero uno

  12. Caro Vito,
    forse non te ne renderai conto, ma come le cose le spieghi tu sono chiare e semplici da apprendere. Comunque io penso che L’ESA per mascherare l’incidente voglia far apparire un quasi successo quello che forse è un quasi fallimento. Comunque non lo ammetteranno mai. Ma so per certo che le bugie hanno le gambe corte e tu….presto lo scoprirai. Sei bravo e molto sapiente, continua così. Noi ti apprezziamo e ti vogliamo bene.
    Ciaooo PINO

    • Vito Lecci Ott 23, 2016

      Caro Pino,
      ti ringrazio molto per il tuo apprezzamento, davvero gradito.
      Senz’altro continuerò a condividere tutte le prossime più interessanti novità.
      Appuntamento allora al prossimo episodio… 😉

  13. Viviana Greco Ott 23, 2016

    Grazie Vito per le tue preziose, quanto chiare e coinvolgenti, informazioni.

  14. leonardo Ott 29, 2016

    Grazie Vito

    • Cia Vito, il fatto che il computer di bordo della sonda Schiaparelli abbia spento in anticipo solo tre secondi di accensione sui trenta programmati i razzi frenanti , causando la fine della sonda stessa , potrebbe essere colpa di qualche programmatore che no ha aggiunto uno zero ai tre che sono durati?.
      Vorrei sapere in merito cosa ne pensi.
      Ti saluto con forte abbraccio Mario.
      PS. Già in passato per errore di calcolo tra metri e yarde è successo che un land si sia sfracellato .

      • Vito Lecci Nov 5, 2016

        Ciao Mario,
        in effetti quella di cui parli era la sonda Mars Climate Orbiter della NASA.
        In questo caso non saprei ancora quale sia stato l’inconveniente della Schiaparelli.
        Tuttavia non credo che, alla luce di quanto accaduto agli americani, anche l’ESA abbia commesso lo stesso errore.
        In ogni caso, non appena se ne saprò di più, lo inserirò sicuramente in questo post.
        A presto.