Puntualizziamo le nostre conoscenze su questo pianeta e cerchiamo di capire se è possibile che ci siano, come dicono in tanti sulla rete, delle forme di vita sulla sua superficie.

Vito Lecci

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17 commenti su “006: C’è davvero vita su Kepler 452b?

  1. Tiziano Lug 31, 2015

    Tutte le congetture che possiamo fare sono purtroppo…congetture!
    Troppe variabili: luna, tettonica delle zolle, acqua… E chi più ne ha più ne metta!
    Una cosa sola è certa: continuare, insistere con le scoperte.
    Forse un giorno saremo meno umani e più “terrestri”.
    Meditate gente, meditate!
    Vito, sei un mito! Da oggi questo sarà il mio slogan e la mia firma!
    Tiziano.

    Vito sei un mito!

    • Vito Lecci Ago 1, 2015

      Eh già… hai ragione Tiziano.
      Ti ringrazio per lo slogan, anche se non credo di meritarlo… 🙂

  2. Simona Lug 31, 2015

    Sempre più appassionata all astronomia! Grazie di aver creato queste registrazioni!

    • Vito Lecci Ago 1, 2015

      Cara Simona, sono felice, nel mio piccolo, di contribuire a far accrescere in te la passione per l’astronomia.
      Allora, alla prossima… 🙂

  3. Gianni Lug 31, 2015

    Premetto che è sempre interessante seguirti Vito, la tua serietà e semplicità nel trattare certi argomenti è lodevole…Ti confesso che la scoperta di questo nuovo pianeta, apparentemente simile al nostro, mi esalta particolarmente anche se, a meno che non ci dotiamo di uno “StarGate”, non credo potremmo mai sognarci di colonizzarlo…Ma il punto, a mio avviso, non verte tanto sulla possibilità o meno di arrivarci, ma piuttosto nella grandezza della scoperta stessa che ci farà guardare all’Universo, non più come ad un qualcosa di oscuro che ci riguarda marginalmente, ma rimette in discussione un quesito che da anni ci affligge: c’è altra vita oltre la nostra?…io, dal mio modestissimo parere, ho sempre pensato che sia assolutamente possibile e che prima o poi diventerà realtà…Grazie Vito!

    • Vito Lecci Ago 1, 2015

      Hai ragione Gianni,
      è la scoperta che, oltre a noi, esista qualcun altro, che cambierebbe profondamente la nostra percezione dell’Universo.
      Immagino che scatenerebbe le più svariate reazioni nella collettività, dalla paura alla gioia, ma certamente cambierebbe la nostra percezione…

  4. Guy Andronik Lug 31, 2015

    Roma,31 luglio 2015

    Egr.Dott. Vito Lecci,
    Complimenti per il suo “podcast” relativo ai pianeti extrasolari, molta gente non sano che esistono!
    Per la tua informazione divulgo astronomia in diverse scuole primarie e secondarie Italiane da circa 12 anni e apprezzo molto il suo sito.
    Se disponi di alcuni minuti vedi i disegni dei miei alunni sul sito ESA/NASA .
    http://www.spacetelescope.org/kidsandteachers/drawings/ e anche sul sito
    https://www.flickr.com/groups/yourhubblepictures/pool/hubble_esa
    Complimenti per il tuo lavoro e Buona serata.
    Cordiali saluti.
    Guy Andronik

    • Vito Lecci Ago 1, 2015

      Ciao Guy,
      ho visionato con molto interesse i disegni dei tuoi studenti, davvero carinissimi devo dire 🙂
      Mi fa piacere ricevere, da un altro divulgatore come te, un apprezzamento nei confronti del lavoro di divulgazione che espleto anche con l’aiuto del podcast.
      Se pensi che uno o più degli episodi possano essere utili anche ai tuoi studenti, ti prego, non esitare ad utilizzarli.
      Ti auguro una buona estate ed un buon lavoro per il prossimo anno scolastico.

  5. Palma Lug 31, 2015

    Finalmente un pò di chiarezza in merito a tutta questa vicenda.
    È un piacere ascoltarti.
    Grazie Vito!

    • Vito Lecci Ago 1, 2015

      Grazie a te Palma,
      sono solo una goccia nell’oceano, ma nel mio piccolo cerco di fare quello che posso.

  6. Annalisa Alemanno Ago 1, 2015

    Interessantissime e illuminanti le tue osservazioni e ricerche! Grazie, Vito

    • Vito Lecci Ago 1, 2015

      Grazie a te Annalisa per il tuo apprezzamento.
      Appuntamento allora al prossimo episodio… 🙂

  7. Sempre un piacere seguirti Professore,

    una cosa a me proprio sfugge…è come si facciano a determinare tutte queste info su un pianeta da, se non ho capito male, un oscuramento di una stella che coperta, in questo caso da Keplero 452b ci direbbe quanto è grande, quanto dista dal suo “sole”…ma come facciamo a sapere, ad esempio se è grande tot e distante tot e non viceversa voglio dire, potrebbe essere vicinissimo al suo sole e noi lo riteniamo molto grande perché ne copre una grande fetta o viceversa…no? La mia ignoranza fa paura quindi magari sto dicendo enormi castronerie solo mi sfuggono un po di cose 🙂

    Mentre per proseguire sulla teoria del complotto e la telefonate interstellari…altro che 1400 anni fa sarebbe partita quella chiamata…considerando la differenza tra la velocità della luce e quella del suono…no?

    In ogni caso Grazie per la passione e gli interessanti podcast/e-mail

    Alessandro

    • Vito Lecci Ago 2, 2015

      Ciao Alessandro,
      la risposta ai tuoi dubbi è presto data.

      Per determinare la distanza del pianeta dalla sua stella basta misurarne il periodo orbitale, si ottiene misurando quanto tempo trascorre tra due successivi transiti davanti alla sua stella. Trovato quindi il periodo di rivoluzione si applica la 3a Legge di Keplero ed ecco che viene fuori anche la distanza dalla sua stella. Facile vero?

      A questo punto ricavare il suo diametro viene da sé, basta misurare il calo di luminosità della stella durante il transito del pianeta davanti ad essa e, conosciuta la sua distanza dalla stella, si ricava facilmente anche la dimensione del pianeta stesso.

      Per quanto riguarda invece la fantomatica telefonata, si presume che sia stata captata la relativa onda elettromagnetica, che avrebbe viaggiato nello spazio fino a noi, quindi alla velocità della luce.
      Dopotutto il suono, essendo un’onda di pressione, non potrebbe mai propagarsi nello spazio interstellare.

      Spero di esserti stato utile,
      Alla prossima.

      • Assolutamente utilissimo!!! Grazie mille e…per quanto riguarda il “suono°…effettivamente credevo d’esser stato particolarmente arguto e invece…effettivamente in questo caso non è che ci avrebbe messo più tempo…semplicemente non sarebbe partito… 🙂

        Grazie ancora

        Alessandro

        • Vito Lecci Ago 2, 2015

          Tranquillo, una svista può capitare a chiunque… 😉
          A presto allora.

  8. Chiarito il fatto che in tempi generazionali non si potrà arrivare su questo (ed altri) pianeta a causa della distanza, possiamo sognare che, in qualche decennio, con l’evoluzione dei telescopi spaziali, magari in schiera o sul nostro satellite, si potrà avere una risoluzione tale da (intra)vedere il pianeta o magari fare un’analisi spettroscopica dell’atmosfera . In questo modo forse si potrebbe desumere se qualcuno ” inquina “.

    Alessandro